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| I processi trotskisti
Tratto da "Mosca 1937" di Lion Feuchtwanger
[...]D'ALTRA parte, Stalin si decise infine di portare ancora una volta in tribunale questi suoi nemici, i trotzkisti, accusandoli di alto tradimento, spionaggio, sabotaggio ed altre attività disfattiste, come pure della preparazione di atti terroristici. In processi che sollevarono il mondo contro la Unione Sovietica per la loro "primitività ed arbitrarietà", i nemici trotzkisti di Stalin furono umiliati fino all'impossibile. Vennero condannati e fucilati.
È puerile attribuire questi processi, quello di Zinoviev e quello di Radek, semplicemente alla sete di dominio e di vendetta di Stalin. Giuseppe Stalin, che ha compiuto un enorme lavoro contro la resistenza di tutto il mondo, quale la ricostruzione economica dell'Unione Sovietica, il marxista Stalin non pregiudica la politica estera del suo Paese, ed insieme ad essa una parte importante del suo lavoro, per motivi personali.
Conosco il processo contro Zinoviev e Kamenev dai rapporti della stampa e dai racconti di testimoni oculari; ho assistito personalmente al processo contro Pjatalcov e Radek. Ho quindi partecipato, nell'atmosfera dell'Europa occidentale, al primo processo, ed in quella di Mosca, al secondo.
La differenza fra l'Unione Sovietica ed Occidente diventa comprensibile quando si assiste ad uno dei processi nell'aria europea ed all'altro nell'aria moscovita. Parecchi miei amici, persone nient'affatto stupide, trovano questi processi, dal principio alla fine, per contenuto e forma, tragicomici, barbarici, in mala fede e mostruosi. Tutta una serie di uomini che prima erano amici della Unione Sovietica sono diventati suoi nemici in seguito a questi processi. Alcuni, che nell'ordinamento della società dell'Unione avevano visto l'ideale dell'umanesimo socialista, erano come annichiliti; le pallottole che avevano colpito Zinoviev e Kamenev non avevano ucciso soltanto questi, ma anche tutto il nuovo mondo. Anche a me, fin che rimasi nell'Europa occidentale, le accuse del processo di Zinoviev mi sembrarono fondamentalmente estorte con mezzi misteriosi, tutto il procedimento mi parve una commedia messa in scena con arte consumata, strana ed orrenda.
Quando a Mosca assistetti al secondo processo, quando vidi ed udii Pjatakov, Radek ed i suoi amici, l'impressione di quanto questi accusati dissero ed il modo con cui lo dissero fece sciogliere questi miei sospetti come la neve al sole. Se quello che dissero è falso o predisposto, allora non so più che cosa è la verità. Presi quindi i verbali del processo, meditai su quanto avevo visto e sentito, e considerai, ancora una volta, il p...Read the whole post... |
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